mercoledì 16 aprile 2008

L'uso della splashpage tra The Goon e NEXTWAVE

La splashpage, la tavola occupata interamente da un'unica vignetta, viene solitamente utilizzata per scene di enorme impatto scenico in cui spesso a farla da padrone è l'azione. Esplosioni, dispiegamento di forze in campo, campi lunghissimi per mostrare nuovi ambienti e soprattutto scazzottate tra buoni e cattivi.

Un esempio portato all'eccesso di SP e di scazzottate lo potete trovare in NEXTWAVE, la maxiserie di Ellis e Immonen che prende a pesci in faccia (ittici o meno) il genere supereroistico tra omaggi, parodie e ammodernamenti di vecchi personaggi.


State per cliccare una thumb di NEXTWAVE

Nel numero 11 trovate una sequenza di sei doppie SP in cui i protagonisti non fanno altro che prendere a mazzate un enorme numero di nemici sempre più assurdi e improbabili. Se " Alcuni Stephen Hawking su carrozzina volante" e "Enorme Gorilla-Wolverine" non vi bastano, trovate tutte le tavole in questo mio post su comicsblog.it.

Questa sequenza ha generato parecchie critiche tra i lettori riassumibili in "3 dollari per un albo che si legge i 2 minuti!? Rivoglio i miei soldi!". Personalmente il divertimento generato dalle idee buttate in quelle 12 pagine mi ha ampiamente ripagato del prezzo del biglietto, trovando inoltre il tutto perfettamente coerente con l'atmosfera generale della serie.

Ma la critica mi ha dato da pensare sulla legittimità o meno di determinate SP usate a volte più per riempire spazi e generare azione, magari figa tanto per essere figa, che per far passare determinate idee e atmosfere al lettore.

E' possibile riuscire a sfruttare invece la splash page, magari una sequenza di SP, non per riempire spazi o creare una sequenza d'azione figa ma per creare atmosfera, pathos e avvicinare il lettore ai personaggi e viceversa? Il caso ha voluto che nello stesso periodo in cui ho letto NEXTWAVE abbia letto anche lo speciale di The Goon intitolato Chinatown scritto e disegnato da Eric Powell, e la risposta non può che essere si.


Clicca per ingrandire

Chinatown è sostanzialmente la storia del primo grande amore di Goon, di come questo sia finito nel più classico dei modi e delle conseguenze che ha avuto nel suo rapporto col mondo e le persone. Una storia d'amore struggente e umana ricca di sfumature emozionali e riflessioni sull'amicizia, con una sfilza di pestaggi, dita mozzate, gente arsa viva e un drago cinese che fa un bruttissimo incontro con due machete. Dovrebbero farne di più di storie d'amore così.

Comunque torniamo alle SP.

Quando Il Grande Amore di Goon gli spezza il cuore, Goon si ritrova solo in una stanza, si guarda allo specchio e a questo punto inizia una sequenza di 5 SP, 5 primi piani in cui Goon guarda il lettore-specchio-sestesso, passando da una profonda tristezza alla disperazione più nera che gli fa tormentare il volto rigato da grosse lacrime di dolore.

Fatto questo Goon si riprende e affronta la situazione nell'unica maniera possibile:


Clicca per sentire il dolore

Violenza come se piovesse che porta a un finale immerso nel sangue ma amarissimo.

La scelta di Powell di dilatare il dolore di Goon in 5 splash page risulta, grazie anche alla sua bravura come disegnatore, ottima per avvicinarci al protagonista e farci condividere con lui un sentimento comune ai più, una dimostrazione a mio avviso di come le potenzialità della SP non siano legate esclusivamente ad azione e fighetterie correlate.

Per inciso, il resto di Chinatown è tutto di altissimo livello e merita di essere letto anche se non conoscete la serie regolare, dopotutto è in un certo senso lo Year One del personaggio.

Nessun commento: