giovedì 16 settembre 2010

Dolph Lundgren - A Little Less Conversation

Miglior video musicale dell'anno.



Si può avere la versione con tutto il cast di Expendables che lo accompagna ballando?

martedì 14 settembre 2010

James Wood - Come funzionano i romanzi

James Wood, senza S finale, professione critico di letteratura, da non confondere con James Woods, attore.
E occasionalmente ammazza vampiri.

Nonostante il titolo possa mettere il dubbio, Come funzionano i romanzi non è un manuale che insegni a scrivere. E' un saggio di critica letteraria in cui Wood si sofferma su alcuni aspetti essenziali del romanzo: lo stile dell’autore, la natura del personaggio e la differenza tra realismo, realtà e la loro rappresentazione in narrativa. Tutto questo viene esposto analizzando passaggi tratti dal lavoro di romanzieri degli ultimi due secoli, mettendo in luce meccanismi che se siete lettori vi passano sotto gli occhi da anni ma che magari non avete mai notato consciamente. Sono punti importanti perché a mio modo di vedere danno alcuni strumenti al lettore facendolo passare da mero fruitore passivo a lettore attento e curioso. Il che potrebbe essere il primo passo per diventare uno scrittore, quindi forse molto alla lontana si tratta di un Manuale di lettura per futuri scrittori.

Twilight è una cagata pazzesca!

Wood gode poi della capacità di trattare un argomento, reso a volte ostico e noioso dalla scuola, in maniera leggera, interessante e quasi avvincente, non perdendosi in lunghe digressioni ma dando solide basi da cui partire per appronfondire se interessati. Ed è proprio in questa capacità di invogliare il lettore a proseguire la ricerca andandosi a cercare magari gli autori citati che risiede la forza di questo saggio.

Per lo meno con me c’è riuscito lasciandomi una scimmia mastodontica di rileggere a distanza di anni o scoprire per la prima volta autori come Kafka, Foster Wallace, Green, Joyce, James, Dickens e molti altri.

Fottutissimi fanboy del cazzo.

Credo che per un critico e divulgatore portare un suo lettore a volerne ancora sia un risultato grandissimo. Buttateci un occhio che magari stimola anche voi.

lunedì 6 settembre 2010

I Sell The Dead

Due ruba cadaveri ottocenteschi sbarcano il lunario trafficando con uno scenziato pazzo. Poi iniziano a trovare corpi peculiari: vampiri, zombie, extraterrestri. Gli affari hanno un’impennata ma la concorrenza inizia a storcere il naso…




I sell the dead è una commedia nera strettamente british, sia per l’ambientazione che per lo humor mai urlato, sempre in punta di vanga, che ti porta più che a ridere sguaiatamente a sorridere per quasi tutta la breve durata della pellicola. Non manca qualche gag fulminante ma non si tratta certo di un film dal ritmo a rotta di collo. Anzi in un paio di passaggi il ritmo cala senza però grossi tonfi e si tratta di pochi momenti che non ne inficiano la qualità totale.

Ottima l’atmosfera plumbea e fumosa della brughiera, anche se ammetto che non ho capito se si tratti di Londra, Dublino o altra città isolana. Importa poco perché non è la ricostruzione storica ad avere peso ma la messa in scena di un certo immaginario horror gotico, tra Poe e la Hammer, in cui far muovere pittoreschi personaggi. Ed è proprio l'efficacia con cui vengono dipinti diversi tipi umani con pochi tratti ad avermi stupito maggiormente: il locandiere, il medico pazzo, un paio di becchini e soprattuto i membri della gang dei Murphy che appaiono poco in video ma con sanno subito di vivo e vissuto.

Produzione piccola e imperfetta ma cazzuta nei risultati. Pare ne stiano discutendo un seguito.