lunedì 28 febbraio 2011

Rollins Band - Low Self Opinion



I think you got a low self opinion man
I see you standing all by yourself
Unable to express the pain of your distress
You withdraw deeper inside
You alienate yourself
And everybody else
They wonder what's on your mind
They got so tired of you
And your self ridicule
They wrote you off and left you behind

You sleep alone at night
You never wonder why
All this bitterness wells up inside you
You always victimize
So you can criticize yourself
And all those around you

The hatred you project
Does nothing to protect you
You leave yourself so exposed
You want to open up
When someone says
Lighten up
You find all your doors closed
Get yourself a break from self rejection

Try some introspection
And you just might find
It's not so bad and anyway
At the end of the day
All you have is yourself and your mind
The self hatred that blinds you
Binds you grinds you keeps you down
The world falls down around you
You build up walls around you
You wear disgust like a crown

If you could see the you that I see
When I see you seeing me
You'd see yourself so differently
Believe me

I know the self doubt that runs inside your mind
I know the self that treats you so unkind

If you could see the you that I see
When I see you
You would see things differently
I assure you

giovedì 17 febbraio 2011

RED - Retired Extremely Dangerous



Agenti della CIA in pensione tornano in azione per salvarsi la pelle da una frangia corrotta della stessa CIA che li vuole eliminare. E lo fanno divertendosi, perché si che quando sei in pensione finalmente ti riposi ma se per 30 anni il tuo lavoro è consistito nell’uccidere cattivi e far cadere governi, facile che a fare l’erba al prato ti annoi.



Storia semplice e senza fronzoli, colpi di scena tutt’altro che memorabili e una regia che tolti un paio di guizzi non è che regali chissà quali momenti (ma l’uscita dall’auto di Willis durante il testa coda è da spanciarsi). Eppure mi sono divertito durante quasi tutta la breve durata del film. Dialoghi brillanti e dalla comicità fuori sesto. Quel pizzico di intrigo di spie ma senza impelagarsi in eccessivi complotti e tripli giochi. Umorismo tutt’altro che di alta classe ma senza cadere nel greve tanto per.

Buona parte della riuscita della pellicola è dovuta ad alcune scelte di casting. Bruce Willis e Morgan Freeman sono i meno azzeccati. Magari è perché si limitano al ruolo che li ha resi celebri, solo un po’ sopra le righe, ma secondo me colpiscono poco. Invece quella che colpisce nel segno è Helen Mirren, nel ruolo di una cecchina che anche passati i 60 non sbaglia un colpo. La Mirren riesce ad essere sexy e credibile e a dare l’idea di essersi divertita molto durante la lavorazione del film, senza per questo gigioneggiare nel suo ruolo di femme fatale di terza età. E poi l’ho già detto che è sexy? Annichilisce in ogni momento la ganza di Willis di cui manco ricordo il nome, senza per altro fare la minima fatica. Anche Brian Cox nel ruolo della spia sovietica gentiluomo e ruba cuori fa faville. I suoi duetti in punta di dialogo con la Mirren danno senso alla vicenda, toccando la malinconia senza cadere nel melenso, mostrando anzianotti con molta voglia di vivere. Poi c’è Malkovic che fa il pazzerello ma per una volta limita un po’ l’egocentrismo dando un’aura di sfiga e desolazione al personaggio che ne aumenta la credibilità di vecchio paranoico senza più un posto nel mondo.


"Può concedermi questo assalto?"

Nonostante il tono generale divertito, il film riesce comunque a comunicare una certa malinconia per i tempi andati e i rimpianti/rimorsi per le scelte intraprese. Sia chiaro, non stiamo parlando di Gran Torino eh, però per essere un film in cui ci si prende a colpi di lancia missili nelle gengive, ha un certo non so che che colpisce.

O magari sono io che non capisco più nulla dopo aver visto la Mirren abbattere SWAT vestita in abito lungo da sera.

"Fa pandan con gli orecchini, giuro."
p.s.
è liberamente tratto da un fumetto di Warren Ellis, RED