lunedì 31 dicembre 2012

Lo scaffale dei ricordi futuri - O del perché nel 2013 non comprerò libri


Fin da ragazzino ho sempre comprato libri usati. Costano (quasi) sempre poco e scopri spesso chicche inaspettate. Ne parlai qua tempo addietro.

Oltre all'usato, sfrutto spesso le offerte spinte ciclicamente dalle librerie, che si tratti di compri tre paghi due o percentuali di sconto da far venire l'acquilina in bocca. E poi ci sono le librerie remainders piene di piccole gemme. Per non parlare della cuccagna infinita che mi si è aperta davanti da quando ho imparato l'inglese, ho una connessione a internet e una carta di credito. 

Questo per dire che leggere molto spendendo poco è molto facile, se hai voglia di sbatterti un minimo.

Vi è solo un problema: per non farmi scappare occasioni, tendo a comprare ben prima di aver terminato quello che sto leggendo. Se avete mai cercato un libro usato sapete benissimo cosa significhi non comprarlo appena lo trovate su un banchetto. Vi dite "Ah, torno dopo pranzo che ora non ci ho i soldini!" ma in cuor vostro sapete che quelle pagine staranno già filtrando nei pensieri di qualcun'altro mentre voi azzannate un panino che sa di cartone. Ergo compro appena trovo.

Per una serie di motivi intraprendenti, lo scaffale dei ricordi futuri quest'anno è arrivato a un peso imbarcante. Sfruttando un recente cambio di librerie li ho messi in ordine. Il caso ha voluto che i libri da leggere siano 52. Ci ho pure fatto una foto.

Anni di Tetris danno i loro frutti.
Significa che posso godermi il lusso di leggere un libro diverso alla settimana e arrivare alla fine del 2013 senza sborsare un euro. Che in tempo di crisi può non essere un brutta cosa.