lunedì 10 giugno 2013

Immunosoppressori: 5 effetti collaterali che sopporto meglio grazie all’esercizio fisico.

E’ dall’ottobre del 2008 che assumo Tacrolimus, nella formula Prograf prima e Advagraf ora. E’ un’immunosoppressore usato da alcuni pazienti trapiantati. Come ogni medicinale ha una lunga lista di effetti collaterali*.

Da quando mi alleno con regolarità (un paio d’anni circa), ho notato che alcuni effetti collaterali sono meno fastidiosi di prima. Ho deciso di elencarli, magari può tornare utile a qualcuno saperlo. Però prima un doveroso disclaimer.

DISCLAIMER: Ciao, mi chiamo Davide e ho 33 anni. Mi hanno trapiantato un fegato nel 2008. Non sono un dottore, non sono un trainer, non sono un fisiatra ne altro. Sono solo uno che assume immunosoppressori (Tacrolimus) dall'ottobre del 2008. Qui sotto ti racconto qualche appunto su quanto succede a me grazie all’allenamento. Prendilo solo come spunto, magari per parlarne con chi ti ha in cura, o per parlarne a qualcuno che conosci e che assume immunosoppressori ed è in cerca di informazioni. 

E per completezza, un paio di informazioni tecniche.

Che immunosoppressori usi?
Advagraf, una dose al giorno, attualmente 6,5mg

Prendo pure cardioaspirina da 100mg una volta al giorno.

Che allenamento segui?
Una roba semplice, quasi banale, ed eseguita in casa.
3 giorni a settimana mi dedico al corpo libero: piegamenti sulle braccia, trazioni alla sbarra, un paio di esercizi semplici agli anelli e lo stacco da terra con bilanciere. ci sono altre cose ma sono minuzie, la base del mio allenamento per la forza è quanto detto sopra.
3 giorni a settimana invece mi butto sulla cyclette per 45 minuti. Miro a migliorare l’aspetto cardiocircolatorio.

Per cui, idealmente, mi alleno 6 giorni a settimana. 


Detto questo, partiamo da uno degli effetti che mi danno più fastidio, ovvero...

1) INSONNIA E/O PROBLEMI NEL DORMIRE.

Mentirei dicendovi che dormo sempre bene da quando mi alleno. Però di sicuro il numero di notti in cui dormo male o in cui tiro le 4 del mattino inseguendo pecore sono meno frequenti di prima. Questo è un miglioramento che ho notato poche settimane dopo aver cominciato a fare esercizio. Sarà banale ma la stanchezza che deriva dall’allenamento aiuta a coricarsi con la palpebra che è già un po’ pesante. Come dicevo, non sempre dormo bene, ma la media è migliorata. 

2) TREMORI MUSCOLARI.

Questo è uno dei fastidi che mi irritano di più. Un po’ perché a volte i tremori sono visibili e un leggero imbarazzo me lo creano. Un po’ perché i movimenti fini ne risentono, e mi capita di avere qualche problema quando le dita devono fare qualcosa di preciso. Per fortuna i fumetti ho deciso di scriverli, fossi un disegnatore credo sarebbe stato tutto molto più complicato. L’allenamento è stato molto utile ma in maniera direi a onde. 
I primi tempi i tremori sono peggiorati. Alla fine dell’allenamento c’era un aumento netto dei tremori. Questo però è andato scemando nel tempo e ora arrivo alla fine solo stanco. Direi che, mediamente, i tremori sono meno forti rispetto ai primi tempi. Ogni tanto capita che siano più forti del solito, ed è difficile che ci siano giorni in cui non tremi un pochino, però le cose stanno migliorando.

3) CRAMPI MUSCOLARI.

E qua posso dire che la media è davvero migliorata molto. Prima di cominciare a fare esercizio mi capitava spesso di avere crampi improvvisi due-tre volte la settimana. In particolare alle gambe e ai muscoli addominali. Intendo proprio i muscoli, non crampi allo stomaco. Non so se vi è mai capitato, ma sentire un singolo “quadratino” addominale contrarsi all’improvviso è una situazione stranissima. Ogni tanto capitavano di notte durante il sonno e mi svegliavano. 
I più violenti erano sempre ai polpacci, roba da togliere il fiato per qualche secondo e bloccare la gamba in una posizione assurda. Il che mi ha fatto capire perché per un nuotatore un crampo improvviso e forte sia davvero un rischio enorme. Da quando riesco ad allenarmi con costanza, noto che si sono fatti molto molto rari. Ormai mi capiteranno una volta al mese, e non violenti come prima. Credo sia il miglioramento più marcato e continuo tra quelli che sto riscontrando.

4) STANCHEZZA E TEMPI DI RECUPERO

Questo è un miglioramento che mi ha stupito, e in maniera molto positiva. Sarà che non ho mai fatto sport in vita mia, ma l’idea che allenarsi riesca a far sentire meno stanchi e a migliorare i tempi di recupero, mi sembrava stranissima. Una di quelle cose che davvero finché non le provi non riesci non dico ad apprezzare ma proprio ad afferrare. Invece devo ammettere che, mediamente, mi sento meno affaticato di prima. Soprattutto sento meno quella fatica che non deriva tanto dall’aver compiuto chissà quale sforzo o lavoro pesante, ma una fatica che ti arriva più che altro da dentro. Se vi siete mai presi un’influenza immagino vi sarete sentiti fiacchi. Ecco, quella fiacchezza da malattia mi acchiappa ogni tanto così a caso. Però noto che la cosa capita con meno frequenza di prima. Inoltre riesco a riprendermi con più facilità da giornate particolarmente intense. Direi che dopo i crampi, è la rottura di palle che si è più affievolita da quando faccio esercizio.

5) STRESS, MALUMORE, ANSIA, CONFUSIONE e robe simili.

E qua arriviamo a un punto un po’ fumoso, dato che si tratta di una serie non tanto di problemi fisici ma più di sensazioni e sentori. Ora, se si legge il bugiardino degli immunosoppressori, c’è una bella lista di problemi legati alla sfera del comportamento, o psicologici, o chiamateli come vi pare. Tutta roba che sarebbe ingenuo far dipendere solo dagli immunosoppressori. Voglio dire che lavoro, affetti, famiglia e tanti altri cazzi sono aspetti che in qualche modo causano e subiscono il nostro umore, il nostro spirito e la nostra psiche. Oltre al fatto che ci sono aspetti del post trapianto inteso come evento che influiscono sul tutto, come avevo accennato tempo fa in questo post qua.
Però l’impressione che i farmaci abbiano il loro peso su un eventuale peggioramento dell’umore è forte. Ci sono giorni in cui il senso di oppressione si fa pesante e da quando mi sveglio fino a che vado a dormire “sento” che potrebbe succedere qualcosa di spiacevole. Ce ne sono altri in cui mi sento confuso, faccio fatica a trovare le parole giuste quando parlo e concentrarmi per trovare un filo logico ai miei pensieri è molto difficile. Un problema per nulla fastidioso per uno che ha deciso di fare lo scrittore per mestiere, figuriamoci. 
E allo stesso tempo è forte l’impressione che allenarmi mi aiuti anche a combattere il cattivo umore, lo stress, il filo d’angoscia che mi porto dietro e altre sfumature umorali. 
Perché l’allenamento fisico è per molti versi oggettivo. Non importa che umore hai, se alla fine dell’allenamento hai migliorato in qualche aspetto, stai progredendo. Magari alzo un po’ di peso in più. Magari percorro qualche metro in più. Magari faccio due piegamenti in più.
Non succede sempre, ma se lungo le settimane le statistiche migliorano, allora il cammino prosegue. E c’è una certa sensazione di sicurezza nel vedere un progresso, anche se lento, nonostante le giornate nere in cui la mente sembra girare a vuoto e perdersi un po’. 
Non penso che l’esercizio fisico sia la panacea contro lo stress, l’angoscia e la depressione. Però non posso ignorare come, sempre parlando di media, da quando mi alleno il mio umore sia un po’ in miglioramento rispetto a prima.

Meglio non riesco a spiegarlo, per ora. Magari ci tornerò su.


* la lista degli effetti collaterali completi la trovate qua.

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