giovedì 12 novembre 2015

Conan il Barbaro, bodybuilding, doping e letteratura fantastica

“Come funziona il tuo lavoro?”

È una domanda che ogni tanto mi sento rivolgere e a cui rispondo spesso con: dipende. Per farvi un esempio, quest’anno mi sono trovato a collaborare alla Guida alla narrativa Fantastica per i tipi di Odoya, curata da Claudio Asciuti, che trovate in libreria in questi giorni. La richiesta di Claudio è stata di parlare di alcuni aspetti tipici della narrativa fantastica, nell’ambito del fumetto. Amazzoni, barbari, armi magiche, luoghi fantastici. Scimmioni. Li ho affrontati tutti e un altro paio, ma vediamone uno in particolare.

Barbari? Conan, ovvio.

No, l'altro Conan, Conan.
Meno ovvio è stato, per me, trovare una chiave di lettura che mi permettesse di parlare di uno dei personaggi più influenti, conosciuti e dibattuti della narrativa popolare. Non mi è stato d’aiuto nemmeno il fatto che pur avendo letto tutti i racconti scritti da R.E. Howard, letto parecchi fumetti e visto i film a lui dedicati, Conan non sia tra i miei personaggi preferiti. Ma scrivere per lavoro significa scrivere al di là di preferenze e simpatie. Il committente dice “Mi scrivi un pezzo su questo argomento?” e tu rispondi “Quante battute?”.

La chiave di lettura che ho scelto, e che mi ha permesso di seguire un filo conduttore nel raccontare 60 anni di Conan a fumetti, mi è venuta in mente grazie a Chris Bell.

Arnold a sinistra, Chris Bell con cappellino a destra.
Chi è Chris Bell e come si incastra con Conan e i fumetti? La risposta è semplice: Chris è un documentarista e uno dei suoi eroi è Arnold Schwarzenegger. E Arnold Scwharzenegger è diventato da 40 anni sinonimo di Conan il Barbaro, con buona pace dei filologi howardiani. S’intravede dove voglio andare a parare? Andiamo con ordine.

Nelle descrizioni di Howard, Conan viene dipinto come un uomo dalla prestanza fisica superiore ma comunque agile, svelto, sinuoso come una pantera. Muscoloso senza dubbio, ma non un gigante dalle vene pulsanti e muscoli in sovrabbondanza. E questa descrizione viene mantenuta più o meno fedele anche nei fumetti, in particolare quelli della prima ora usciti per la Marvel a partire dagli anni ’70. Sarà solo col passare dei decenni che il Conan a fumetti vedrà i propri muscoli gonfiarsi sempre più, un riflesso dell’evolversi della figura maschile nella cultura popolare che investe bene o male tutti i personaggi di fantasia. 
No, Arnold, l'altro Conan.
E qui torniamo a Chris Bell e al suo ottimo documentario intitolato Bigger, Stronger, Faster dedicato al doping. Cresciuto nel culto degli atleti del wrestling e degli eroi di azione come Stallone e Schwarzenegger, Chris con i suoi fratelli si da al bodybuilding e al powerlifting per diventare più forte e più grosso. Sarà solo passati i venti anni, grazie a scandali sportivi e di costume, che scoprirà che i suoi beniamini hanno costruito i propri fisici anche grazie a sostanze dopanti. Da qui la decisione di fare un documentario sul doping e interrogarsi sul perché le persone decidano di doparsi e su come siano rappresentati gli atleti e gli eroi di azione. Se Sean Connery, che è stato culturista, era abbastanza prestante da poter essere James Bond, come mai ora il suo fisico sembrerebbe mediocre ai più? Sono domande e riflessioni che Chris si pone e lo portano a guardare al cinema e alla tv come parti integranti nella creazione delle aspettative del pubblico per quanto riguarda l’aspetto dell’eroe. E torniamo a Swarzennegger e al suo Conan.

Arnold è stato un personaggio fondamentale nel plasmare l’iconografia dell’eroe d’azione e ci è riuscito partendo da lontano, diventando, prima che un divo del cinema, il volto del bodybuilding. La sua personalità over the top è stata parte integrante del successo della disciplina del culturismo, che grazie a lui passa da hobby per una nicchia di persone appassionate a fenomeno mainstream e industria multimilionaria. Arnold diventa il prototipo del bodybuilder, il traguardo che tutti quelli che sollevano pesi vorrebbero raggiungere e superare. Il documentario Pumping Iron, di cui è protagonista con Lou Ferrigno (altro fisico da fumetti, l’uomo che interpretò l’incredibile Hulk in televisione), lo rendono un volto noto al grande pubblico. Quando arriva a interpretare Conan sembra quasi che i (pochi) panni del barbaro gli stiano stretti non solo letteralmente ma anche come idea: se oggi pensando a Conan ci viene in mente un ammasso di muscoli lo dobbiamo ad Arnold, al suo carisma, al suo essere bigger than life e probabilmente anche bigger than fantasy. 

Disegnato da Sal Busema & Alfredo Alcala 1970
Disegnato da Claudio Castellini 1997




















Se il cinema ha visto questa esplosione di muscoli, il fumetto non è stato a guardare e il mio pezzo sfrutta questa progressione muscolare come filo rosso per raccontare in che modo la vita editoriale a fumetti di Conan si sia evoluta non solo nei contenuti ma anche graficamente. Nel mio pezzo mi concentro nel raccontare in che modo Conan è arrivato in Marvel (ed è stato un arrivo un po’ rocambolesco per cui dovete ringraziare Roy Thomas e la sua spregiudicatezza) passando poi per DC Comics e Dark Horse, ma è anche un modo leggero per sottolineare come l’aspetto visivo e l’idea stessa del personaggio siano evoluti negli anni divenendo, nella cultura popolare, qualcosa di simile ma molto diverso rispetto all’idea originaria creata da Howard. Stessa riflessione che si trova anche nel pezzo in cui vi parlo di Wonder Woman e che si lega alla mia idea personale dei personaggi seriali: non esiste un’unica versione vera di un personaggio seriale, ma tante quanti sono gli autori che l’hanno raccontato. Compresi, nel caso di Conan, quegli autori che ne fecero un fumetto non autorizzato per l’editoria messicana a partire dal 1952. Se siete curiosi di approfondire, vi tocca leggere la Guida alla letteratura fantastica. 


Quindi alla domanda “Come funziona il tuo lavoro?” io spesso non so rispondere in maniera concisa perché quasi ogni cosa io scriva nasce nella maniera più disparata. Chi lo avrebbe mai detto che un documentario sugli steroidi mi sarebbe tornato utile, a distanza di anni, per trovare la chiave di lettura comoda per scrivere di Conan?


Vi lascio con un estratto da Bigger Stronger Faster in cui viene mostrata l’evoluzione del fisico dei GI Joe. E nel caso il doping sia un argomento che vi interessa vi invito a guardare il documentario, è davvero interessante.

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