martedì 21 marzo 2017

Una battuta è nulla, senza un ritmo controllato

La differenza tra una battuta efficace e una battuta che non funziona sta molto spesso nel suo ritmo e nei suoi tempi. Certo, spesso è l'idea alla base della battuta a decretarne la genialità, ma un bello spunto mal sfruttato lascerà quasi tutti indifferenti e cadrà quasi sempre nel dimenticatoio.

Per puro caso (cazzeggiando ho trovato la gif che trovate più giù) mi è venuto sotto mano un esempio per illustrare questo punto, ed è legato a una delle battute più semplici ma più divertenti che abbia mai visto, tratta da Una pallottola spuntata. Vi linko il video che la racchiude, dandovi solo un po' di contesto: il tenente Drebin sta cercando un importante documento per incastrare il cattivone di turno. Ecco il video:


A me è rimasta così tanto impressa che, ormai, se sento parlare di Bingo mi suona in testa la voce di Drebin, a prescindere dal contesto.

Ma torniamo ai tempi comici e alla messa in scena. Qua sotto vi metto una gif animata della stessa battuta. Notate però la scritta che è stata aggiunta.



Ora, secondo me nella versione del video le cose funzionano grazie alla sequenza degli eventi: Leslie Nielsen apre di soppiatto un cassetto, trova qualcosa che noi non vediamo, ma la sua espressione colpita e il fatto che usi la classica esclamazione di chi ha trovato qualcosa di utile, ci portano ad aspettarci una rivelazione importante. Trattandosi di una commedia che sfotte tutti i cliché del poliziesco e altri generi, come appunto certe frasi fatte, scopriamo poi trattarsi solo di una cartella del Bingo, del tutto inutile ai fini dell'indagine, ma perfetta per il tono delirante del film. 

Gli autori mettono tutto in sequenza in modo da creare un'aspettativa che poi disattendono, che è uno dei capisaldi della comicità.

Nell'ipotetica versione della gif invece tutto questo non succede, perché Debrin apre di soppiatto il cassetto, trova qualcosa che noi non vediamo e lo colpisce, ce lo mostra facendoci vedere che si tratta di una cartella del Bingo e solo allora dice "Bingo!", ma a quel punto noi già sappiamo di che si tratta, quindi l'effetto è solo ridondante e pure un po' confuso.

Se gli autori del film avessero inserito la battuta di Nielsen dopo la rivelazione della cartella del Bingo, avrebbero bruciato una bella intuizione con una esecuzione raffazzonata.

Approfitto del post per ricordavi che Una pallottola spuntata è nato come telefilm, e vi consiglio di recuperare la serie che per certi versi è più delirante dei lungometraggi.