giovedì 7 febbraio 2008

John Doe 56 - Cose che mi sono piaciute

Come detto nello scorso post, Un uomo e altri animali mi ha soddisfatto in più punti.

In generale il ritmo che sono riuscito a dare alla storia mi pare funzioni bene. Separare i due protagonisti, lungi dall'essere una botta di originalità, credo abbia giovato a mantenere costante l'attesa per il momento di furia di John che, per quanto mi riguarda come lettore prima che come sceneggiatore, è un momento che attendo quando leggo i primi numeri di questa terza stagione, curioso di vedere cosa tirerà fuori dal taschino JD.

E così mi riallaccio a un altro punto della storia il cui risultato su carta ha funzionato meglio di quanto pensassi, ovvero la colossale civetta vomitata da John per abbattere l'elicottero che forse risulta un po' tamarra ma mi pare in linea con la serie.

Altri due momenti che mi hanno dato grande soddisfazione leggendo l'albo sono la sequenza onirica che attraversa la storia della medicina, o della tortura a seconda del rapporto che avete con la stessa, e la tavola che trovate qui sotto:

Clicca per ingrandire

Momenti che, come la sequenza al buio che precede il risveglio di JD, funzionano soprattutto grazie ai disegni di Sergio che ha colto molto bene le atmosfere che mi interessava far passare ai lettori.

Infine ho l'impressione che Pericle sia risultato un protagonista all'altezza della situazione tenendo bene la scena, e con dialoghi che funzionano meglio rispetto a quelli di altri personaggi.

Si vede che mi escono bene i dialoghi da cani.

Mmmhhh...